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VILLE VESUVIANE DEL "MIGLIO D'ORO"

VILLE VESUVIANE DEL

Tour guidato ed ingressi alla Reggia di Portici, alle Dimore Nobiliari Settecentesche di Villa Campolieto, Villa Favorita, e agli Scavi di Ercolano

122 sono gli immobili monumentali settecenteschi nel territorio fra Napoli, Torre del Greco, San Gregorio a Cremano, Portici ed Ercolano. Era il 1738 quando Carlo di Borbone e sua moglie Mariamalia di Savoia scelsero Portici per costruire una nuova Reggia e per dare inizio agli scavi di Herculaneum. Da quel momento, tutti i nobili napoletani seguirono la corte dei Borbone, costruendo nella zona costiera ai piedi del Vesuvio splendide ville per il loro soggiorno estivo. Nella zona compresa all’interno dei confini del comune di Ercolano, la concentrazione delle ville si intensificò al punto che fu denominato “Miglio d’Oro” il tratto di strada che costeggia gli edifici di architetti come Vanvitelli, Fuga, Vaccaro, De Felice.
 
 DOMENICA  24 APRILE 2022
Partenza alle ore 05.00 da Arezzo Via Erbosa. Possibilità di salita, su richiesta nel rettilineo di Pieve al Toppo, al Casello di Monte San Savino e ai caselli da cui pervenissero adesioni. Sosta in autogrill per la colazione.
Arrivo a Villa Campolieto, ingresso e visita guidata. Iniziata nel 1755 da Mario Gioffredo e completata da Luigi Vanvitelli, subì gravi danni durante la Seconda guerra mondiale, ma dopo il restauro del 1984 è ora centro internazionale di arte e cultura. Oltre l'androne si apre il luminoso vestibolo affacciato sul cortile e sul giardino. Sulla sinistra lo scalone ideato da Vanvitelli che, come nella Reggia di Caserta, conduce al vestibolo superiore coperto da una cupola ellittica; molti ambienti furono affrescati da Fedele Fischetti e Gerolamo Starace. Un portico colonnato su cui si svolge una terrazza-belvedere cinge il cortile; a sinistra si trovano le scuderie del '700. Successivo spostamento ed ingresso al Parco sul mare di Villa Favorita.
La villa fu realizzata da Ferdinando Fuga (1768) per il principe di Jaci e, divenuta proprietà reale, fu sontuosamente arredata e arricchita con nuovi corpi di fabbrica e padiglioni disposti nel grande parco. Discostandosi dallo schema consueto, la facciata non presenta un ingresso principale centrale ma due semplici portali laterali; oltre questi si svolgono i viali diretti ai piedi dell'imponente scalea semicircolare posta sul fronte che è rivolto al giardino. Delle decorazioni della residenza restano gli affreschi nella Stanza cinese al piano nobile (Crescenzo Gamba) e le stanze moresche risalenti al periodo (1879-85) in cui vi fu ospitato il viceré d'Egitto. Il parco sul mare offre la possibilità di una passeggiata fino all'approdo borbonico, nei pressi del quale si trovano due caffetterie. Una recente opera di recupero ha interessato il patrimonio botanico, ricco di essenze mediterranee ed esotiche. Sono inoltre stati allestiti percorsi di visita nel parco, all'interno del quale sorge la palazzina del Mosaico, dependance della villa.  Segue pranzo al sacco fornito da I Viaggi della Minerva.
Nel primo pomeriggio, breve spostamento verso Portici. Ingresso e visita guidata a Reggia di Portici
Costruita a partire dal 1738 per volere del re di Napoli, Carlo di Borbone e della regina, Amalia di Sassonia, si inserisce tra gli esempi più eccellenti di residenza estiva della famigliare reale borbonica e della sua corte. Sita alle pendici del Vesuvio - tra il bosco superiore (dedicato alla caccia) e quello a valle (di natura ornamentale e prospicente il mare) - si inserisce nella tradizione dell’aristocrazia napoletana di costruire ville suburbane ai piedi del vulcano. “Ci penserà Iddio, Maria Immacolata e San Gennaro” era con questa espressione, e con una consulenza affidata a una commissione di esperti, che il sovrano si contrapponeva a chiunque gli facesse osservare la pericolosità del luogo; una scelta supportata anche dalla ripresa degli scavi di Ercolano. I lavori di costruzione iniziati da Giovanni Antonio Medrano, furono condotti dal 1741 secondo il disegno progettuale di Antonio Canevari e conclusi dall’opera di Luigi Vanvitelli e Ferdinando fuga. A occuparsi della decorazione degli interni Giuseppe Canart, Giuseppe Bonito e Vincenzo Re (del quale devono essere ricordate: le decorazioni con illusorie prospettive architettoniche dello scalone a doppia rampa e le finiture delle sale delle Guardie e del Trono). Attraversato l’atrio si accede alla parte inferiore del palazzo caratterizzata dalla grande facciata verso il mare e un’ampia terrazza da cui si dipartono due rampe a tenaglia che conducono al parco curato da Francesco Geri. Il sito, intensamente abitato in epoca storica e “sigillato” dall’eruzione del 79 d.C., si dimostrò ovviamente ricco di reperti eccezionali sistemati nelle stanze della Reggia fin all’allestimento del Herculanense Museum divenuto ben presto una delle mete preferite all’interno del Grand Tour; oggi il materiale è custodito presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Se nel 1773 per accedere al complesso di Portici fu realizzato il porto di Granatello, durante il decennio francese (1806-1815) il sito fu interessato dalla mutazione dell’apparato decorativo di alcuni ambienti al piano nobile. Degni di nota: gli affreschi di Crescenzo Gamba nelle volte (Allegoria della Verità e Aurora); il Gabinetto in stile Luigi XV; il Gabinetto cinese con pavimento musivo - proveniente da Ercolano - e la Sala Cinese, oggi Aula Magna. Attestazione greche e romane arricchiscono logge, viali, giardini, il Chiosco del Re Carlo, l’Orto fitopatologico e gli altri ambiti. Si fa menzione, inoltre, del “recinto del gioco del pallone” realizzato sotto Ferdinando IV. Divenuta sul finire del XIX secolo (1872) sito per la Reale Scuola Superiore di Agricoltura e sede di un Orto Botanico nel “giardino soprano della Reggia” dal 1935 ospita la Facoltà di Agraria della Università di Napoli Federico II. Sempre più nel corso del tempo il complesso della Reggia di Portici divenne “luogo di accumulo di memorie d’arte, di memorie storico scientifiche e paesaggistiche ed è ancora oggi luogo di contrasti in cui vivono l’anima archeologica e l’anima scientifica”.
Segue, trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere, cena e pernottamento
 
 
LUNEDI 25 APRILE 2022
Sveglia,
colazione e partenza.
ingresso agli Scavi di Ercolano. L'eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse anche Pompei investì con una colata di fango e di lava questa raffinata cittadina, sommergendone case e oggetti. Ma, a differenza di Pompei, qui si sono conservati strutture lignee e mobilio: perciò quanto è stato riportato alla luce da lunghi scavi riveste un interesse eccezionale per documentare usi, costumi, abitudini ed arte dell'età romana. Sculture, pitture, vasi e oggetti preziosi sono ora nel Museo Nazionale di Napoli, altri figurano nel locale Antiquarium. Fu luogo di villeggiatura frequentatissimo dai ricchi romani. Cicerone la considerava una delle più importanti città della Campania; Cesare vi possedeva una villa.  Sulla sua area sorse poi la città di Resina, che nel 1969, con decreto, ha mutato denominazione in Ercolano. Gli scavi archeologici, oggi importantissimi, furono iniziati da Emanuele di Lorena nel 1709; poi interrotti e ripresi più volte finché non intervenne nel 1927 il Governo italiano. Fra gli edifici degli scavi va ricordato il Teatro, a circa 26 m. di profondità, capace di 3.000 spettatori su 10 file di gradini; la basilica ornata di marmi e di pitture, le terme con la palestra, la Casa di Argo con un porticato di 20 colonne e 6 pilastri e i famosissimi papiri di Ercolano in parte conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Terminata la visita, pranzo in ristorante con bevande.
Dopo pranzo alcuni momenti liberi e rientro alla volta di Arezzo previsto per le ore 22.30 circa,
 
€228
Minimo 30 iscrizioni.
Acconto €80.
Supplemento singola: €25.
Sconto under 18: pagano €180
La quota comprende:
Pullman – Materiale illustrativo cartaceo –
La guida del dott Michele Tocchi per tutto l’itinerario
Biglietti di ingresso a: Villa Campolieto + Parco sul mare di Villa Favorita +  Reggia di Portici + Scavi di Ercolano –
 Pranzo al sacco di domenica 24/04 –
La cena (acqua in caraffa, altre bevande escluse) di domenica 24/04.
Pernottamento in hotel 3* -
 La colazione di lunedì 25/04 –
Pranzo in ristorante con bevande (25/04)
La quota non include la eventuale tassa di soggiorno, la colazione in autogrill del 24/04, la cena in autogrill del 25/04

 

Data Responsabile Prezzo
Dal 24 April al 25 April 2022 MARCO FABBRINI 057522476 e 3497866062 228,00