BIBLIOTECA MALATESTIANA DI CESENA

Partenza da Arezzo Piazza Guido Monaco alle ore 08.00. Via Erbosa ore 08,05.
Possibilità di salita su richiesta a Palazzo del Pero, Le Ville e Sansepolcro. Sosta di 30 minuti in autogrill. Arrivo a Cesena. Ampia introduzione nel corso del viaggio di andata da parte del Prof Michele Tocchi. Arrivo a Cesena, biglietto di ingresso alla BIBLIOTECA MALATESTIANA e visita guidata da parte del personale interno (compresi nella vostra quota di iscrizione). La malatestiana è l’unico esempio di biblioteca umanistica conventuale perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria. Lo ha riconosciuto l’UNESCO inserendola (prima in Italia) nel Registro delle Memorie du Monde.
Fu voluta dai frati del convento di San Francesco che avevano in animo di costruirne una ad uso dello studium, annesso al loro convento fin dal Trecento. Nel 1450 è documentato il primo intervento di Malatesta Novello (signore di Cesena) che, facendo proprio il progetto dei frati, eresse la libreria nel loro convento. Al modello inaugurato nella biblioteca del convento domenicano di Firenze di San Marco (1944) si ispira la Malatestiana di Cesena, cui Matteo Nuti, esaltato come dedalus alter nell’epigrafe che si legge accanto alla porta di ingresso, pose il sigillo col suo nome.
Sul timpano del portale campeggia l’Elefante, emblema dei Malatesta, con il motto “Elephas Indus culices non timet” (l’elefante indiano non teme zanzare”). L’araldica dei Malatesta è riprodotta anche all’interno, sui capitelli della sala e sui 58 plutei (29 per parte).
Gli imponenti banchi di legno di pino conservano i codici.
Varcato il maestoso portale, l’impressione è quella di trovarsi in una vera e propria chiesa in miniatura: la biblioteca ha una pianta a tre navate, tutte e tre con copertura a volte, a botte quella centrale, a crociera quelle laterali. La navata centrale, scandita da venti eleganti colonne con capitelli a scudi è illuminata longitudinalmente dal grande rosone di fondo. Da qui un suggestivo fascio di luce cade sulle epigrafi del pavimento. Anche il colore riveste un ruolo preciso: il bianco delle colonne mediane, il rosso del pavimento in cotto e il verde dell’intonaco.
Oltre alla parte monumentale, dove sono conservati quasi 250.000 volumi, di cui 287 incunaboli, circa 4.000 cinquecentine, 1.753 manoscritti che spaziano fra il XVI secolo e il XIX secolo e oltre 17.000 lettere e autografi, la biblioteca ha recentemente ampliato la sua ala moderna, dove sono custoditi oltre centomila libri e dove hanno sede anche la Biblioteca Ragazzi e la Mediateca.
Terminata la visita alla Biblioteca di Cesena, ci sposteremo a FORLI
Alcune ore libere per pranzo libero.
Alle ore 16,10 presso i Musei San Domenico: sono stati riservati per il nostro gruppo 2 turni di ingresso (il biglietto e la visita guidata a cura di guida ufficiale, una per ciascun gruppo, sono inclusi nella quota di iscrizione al viaggio)
Ormai ogni anno i Musei di San Domenico di Forlì allestiscono una grande mostra, basti ricordare: Canova (2009) – “Dal Seicento a Van Gogh” (2010) – “Egitto mai vissuto” (2011) – Melozzo da Forlì (2011) – Liberty (2014) – Boldini (2015) – Piero della Francesca (2016) – Art Déco (2017)
Quest’anno il titolo è “L’eterno e il tempo” (Fra Michelangelo e Caravaggio)
Fra i curatori c’è Antonio Paolucci, il direttore è Gianfranco Brunelli.
Percorreremo idealmente gli anni che vanno dal Sacco di Roma (1527) alla morte di Caravaggio (1610): in mezzo a questi anni c’è l’avvio della Riforma Protestante, il Concilio di Trento, il Giudizio Universale di Michelangelo, il Sidereus Nuncius di Galileo e l’avvio della modernità.
Le due opere segano il concetto e il titolo della Mostra son: il Cristo Portarocce dei Giustiniani di Michelangelo e la Madonna dei Pellegrini di Caravaggio. Il fascino delle oltre 190 opere esposte risiede nel farci capire il passaggio fra un superbo tramonto (l’ultimo Rinascimento) e un nuovo orizzonte (l’Età Barocca).
Il percorso si articola in 12 sezioni, con opere di 50 artisti, fra cui: Raffaello, Rosso Fiorentino, Lorenzo Lotto, Pontormo, Correggio, Vasari, Parmigianino, Bronzino, El Greco, i Carracci, i Barocci, Veronese, Tiziano, Zuccari, Reni, Rubens
Terminata la visita alla Mostra (ore 18) riprenderemo il viaggio verso Arezzo, ove (con una sosta) arriveremo per le ore 21 – 21,30
€65
Acconto €20. Minimo 30 iscritti.
Pullman
Le spiegazioni del Prof Michele Tocchi
Guida cartacea per ciascun partecipante con notizie storiche, curiosità e foto
Biglietto di ingresso alla Biblioteca Malatestiana
Visita guidata alla Biblioteca a cura di guida specializzata
Biglietto di ingresso alla Mostra “L’Eterno e il Tempo”
Visita alla Mostra a cura di guida specializzata (una per ciascun gruppo)
Possibilità di salita su richiesta a Palazzo del Pero, Le Ville e Sansepolcro. Sosta di 30 minuti in autogrill. Arrivo a Cesena. Ampia introduzione nel corso del viaggio di andata da parte del Prof Michele Tocchi. Arrivo a Cesena, biglietto di ingresso alla BIBLIOTECA MALATESTIANA e visita guidata da parte del personale interno (compresi nella vostra quota di iscrizione). La malatestiana è l’unico esempio di biblioteca umanistica conventuale perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria. Lo ha riconosciuto l’UNESCO inserendola (prima in Italia) nel Registro delle Memorie du Monde.
Fu voluta dai frati del convento di San Francesco che avevano in animo di costruirne una ad uso dello studium, annesso al loro convento fin dal Trecento. Nel 1450 è documentato il primo intervento di Malatesta Novello (signore di Cesena) che, facendo proprio il progetto dei frati, eresse la libreria nel loro convento. Al modello inaugurato nella biblioteca del convento domenicano di Firenze di San Marco (1944) si ispira la Malatestiana di Cesena, cui Matteo Nuti, esaltato come dedalus alter nell’epigrafe che si legge accanto alla porta di ingresso, pose il sigillo col suo nome.
Sul timpano del portale campeggia l’Elefante, emblema dei Malatesta, con il motto “Elephas Indus culices non timet” (l’elefante indiano non teme zanzare”). L’araldica dei Malatesta è riprodotta anche all’interno, sui capitelli della sala e sui 58 plutei (29 per parte).
Gli imponenti banchi di legno di pino conservano i codici.
Varcato il maestoso portale, l’impressione è quella di trovarsi in una vera e propria chiesa in miniatura: la biblioteca ha una pianta a tre navate, tutte e tre con copertura a volte, a botte quella centrale, a crociera quelle laterali. La navata centrale, scandita da venti eleganti colonne con capitelli a scudi è illuminata longitudinalmente dal grande rosone di fondo. Da qui un suggestivo fascio di luce cade sulle epigrafi del pavimento. Anche il colore riveste un ruolo preciso: il bianco delle colonne mediane, il rosso del pavimento in cotto e il verde dell’intonaco.
Oltre alla parte monumentale, dove sono conservati quasi 250.000 volumi, di cui 287 incunaboli, circa 4.000 cinquecentine, 1.753 manoscritti che spaziano fra il XVI secolo e il XIX secolo e oltre 17.000 lettere e autografi, la biblioteca ha recentemente ampliato la sua ala moderna, dove sono custoditi oltre centomila libri e dove hanno sede anche la Biblioteca Ragazzi e la Mediateca.
Terminata la visita alla Biblioteca di Cesena, ci sposteremo a FORLI
Alcune ore libere per pranzo libero.
Alle ore 16,10 presso i Musei San Domenico: sono stati riservati per il nostro gruppo 2 turni di ingresso (il biglietto e la visita guidata a cura di guida ufficiale, una per ciascun gruppo, sono inclusi nella quota di iscrizione al viaggio)
Ormai ogni anno i Musei di San Domenico di Forlì allestiscono una grande mostra, basti ricordare: Canova (2009) – “Dal Seicento a Van Gogh” (2010) – “Egitto mai vissuto” (2011) – Melozzo da Forlì (2011) – Liberty (2014) – Boldini (2015) – Piero della Francesca (2016) – Art Déco (2017)
Quest’anno il titolo è “L’eterno e il tempo” (Fra Michelangelo e Caravaggio)
Fra i curatori c’è Antonio Paolucci, il direttore è Gianfranco Brunelli.
Percorreremo idealmente gli anni che vanno dal Sacco di Roma (1527) alla morte di Caravaggio (1610): in mezzo a questi anni c’è l’avvio della Riforma Protestante, il Concilio di Trento, il Giudizio Universale di Michelangelo, il Sidereus Nuncius di Galileo e l’avvio della modernità.
Le due opere segano il concetto e il titolo della Mostra son: il Cristo Portarocce dei Giustiniani di Michelangelo e la Madonna dei Pellegrini di Caravaggio. Il fascino delle oltre 190 opere esposte risiede nel farci capire il passaggio fra un superbo tramonto (l’ultimo Rinascimento) e un nuovo orizzonte (l’Età Barocca).
Il percorso si articola in 12 sezioni, con opere di 50 artisti, fra cui: Raffaello, Rosso Fiorentino, Lorenzo Lotto, Pontormo, Correggio, Vasari, Parmigianino, Bronzino, El Greco, i Carracci, i Barocci, Veronese, Tiziano, Zuccari, Reni, Rubens
Terminata la visita alla Mostra (ore 18) riprenderemo il viaggio verso Arezzo, ove (con una sosta) arriveremo per le ore 21 – 21,30
€65
Acconto €20. Minimo 30 iscritti.
Pullman
Le spiegazioni del Prof Michele Tocchi
Guida cartacea per ciascun partecipante con notizie storiche, curiosità e foto
Biglietto di ingresso alla Biblioteca Malatestiana
Visita guidata alla Biblioteca a cura di guida specializzata
Biglietto di ingresso alla Mostra “L’Eterno e il Tempo”
Visita alla Mostra a cura di guida specializzata (una per ciascun gruppo)
Data | Responsabile | Prezzo |
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Il 19 May 2018 | Marco Fabbrini 057522476 e 3497866062 | 65,00 € |